venerdì 11 dicembre 2009

VI° incontro - Vieni e vedi giovane!

Vangelo di Giovanni, 12 [1-8]
Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell'unguento. Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: "Perché quest'olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?". Questo egli disse non perché gl'importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: "Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me".
Prosegue con Don Mirco, la logica dell'analisi dell'amicizia nella Bibbia che diventa poi molto di più nel corso dell'incontro. Una specie di lectio divina che ci porta ad una migliore comprensione dei testi biblici, che riesce a farci sentire più vicini a Dio e a Gesù e che ci mette continuamente in discussione.
Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali.
Qual era lo stato d'animo di Gesù prima di recarsi a Betania? Con che spirito egli si dirigeva a casa della famiglia di Lazzaro? Di loro abbiamo già parlato nel precedente incontro. Erano suoi amici, persone con cui egli si trovava in sintonia. Gesù era felice di poter passare del tempo con questa famiglia.
Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell'unguento.
Il valore del profumo, in quel tempo, si può dedurre anche da altri brani biblici (vedi i primi versetti del Cantico dei Cantici n.d.r.). A quel tempo, per produrre il miglior profumo, ci si recava in un campo di fiori e si raccoglievano tutti. Dopo, si procedeva all'eliminazione della parte peggiore. Un procedimento che si ripeteva più volte, fino a che non si arrivava al cuore del fiore, all'essenza. Qual è allora il ruolo di Maria in quest'ottica? E qual è il nostro ruolo davanti a Gesù? Siamo indaffarati come Marta, spettatori come Lazzaro, amorevoli come Maria?
Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: "Perché quest'olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?". Questo egli disse non perché gl'importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.
Giuda accusa velatamente Maria di aver SPRECATO quel denaro. In realtà Maria, attraverso quel profumo, aveva fatto dono a Gesù di tutto il suo amore. Maria si spreca per amore. Dona gratuitamente qualcosa che non riavrà indietro. Noi sappiamo sprecarci per amore? Per chi? Perchè? Le diverse risposte avevano un punto in comune: lo scegliere per chi o per cosa sprecarsi. Come si fa ad essere buoni cristiani 24 ore al giorno? Cosa ci impedisce di fare della nostra intera vita uno spreco totale d'amore? Se noi credessimo davvero di avere Gesù al nostro fianco, di incontrarlo negli altri, non avremmo poi voglia di testimoniare continuamente il nostro ardore? Alla fine Don Mirco ci ha concesso un minuto (TOSTO!). Ci ha chiesto di immaginare di avere Gesù seduto accanto. Cosa gli diresti? Cosa faresti? Sarebbe diverso averlo a fianco piuttosto che riconoscerlo in ciò e in chi ci circonda? Qual è la differenza?
Gesù allora disse: "Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me".
Ad un certo punto Gesù interviene per difendere Maria, come a dire che, il nostro sprecarci per amore, può essere deriso fino ad un certo punto. Poi Gesù interviene a difenderci, in molteplici modi: attraverso l'occasione della comprensione dei nostri gesti, attraverso il senso di appagamento che riceviamo quando doniamo, indipedentemente dai risultati o dalle critiche. Un gesto fatto per amore non è mai un gesto inutile. Il vero cristiano porta con sè la speranza. Il vero cristiano è propositivo in ogni ambito della sua vita. Il vero cristiano sa che ogni problema sarà superato perchè Dio ci protegge. E noi come siamo nella nostra vita: propositivi o negativi? A cosa puntiamo? Riusciamo a sentire la presenza di Dio accanto a noi? Sappiamo cogliere le occasioni per incontrarlo?
L'impegno di questa settimana è di sprecarci per amore, di fare della nostra vita un dono continuo. E tutti noi che eravamo lì, ci sentiamo di dire che questo deve essere davvero un impegno per la vita!
Salmo 90 (91)
Tu che abiti al riparo dell'Altissimo
e dimori all'ombra dell'Onnipotente,
dì al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio, in cui confido».
Egli ti libererà dal laccio del cacciatore,
dalla peste che distrugge.
Ti coprirà con le sue penne
sotto le sue ali troverai rifugio.
La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza;
non temerai i terrori della notte
né la freccia che vola di giorno,
la peste che vaga nelle tenebre,
lo sterminio che devasta a mezzogiorno.
Mille cadranno al tuo fianco
e diecimila alla tua destra;
ma nulla ti potrà colpire.
Solo che tu guardi, con i tuoi occhi
vedrai il castigo degli empi.
Poiché tuo rifugio è il Signore
e hai fatto dell'Altissimo la tua dimora,
non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutti i tuoi passi.
Sulle loro mani ti porteranno
perché non inciampi nella pietra il tuo piede.
Camminerai su aspidi e vipere,
schiaccerai leoni e draghi.
Lo salverò, perché a me si è affidato;
lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e gli darò risposta;
presso di lui sarò nella sventura,
lo salverò e lo renderò glorioso.
Lo sazierò di lunghi giorni
e gli mostrerò la mia salvezza.

1 commenti:

sacrocuore ha detto...

L'incontro di giovedì è rimandato a data da destinarsi. Don Gabriele avrebbe comunque piacere di vederci prima di Natale. Che ne dite di martedì 22?