venerdì 4 dicembre 2009

V° incontro - Vieni e vedi giovane!

Luca cap. 19,1-10
[1]Entrato in Gerico, attraversava la città. [2]Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, [3]cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. [4]Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. [5]Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». [6]In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. [7]Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E' andato ad alloggiare da un peccatore!». [8]Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». [9]Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; [10]il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Padre Gabriele ha iniziato l'incontro parlando dell'avvento ed in particolare del fatto che si attendono ogni giorno tante cose ma che nessuno più attende Gesù. Questo succede perchè abbiamo perso la conoscenza di Gesù. Se tu conoscessi davvero il vero Gesù, lo attenderesti ogni giorno perchè con Dio che ti ama vivresti la vita ad un altro livello: vivresti la vita in profondità. Dobbiamo dimenticare il Dio che punisce in favore del Dio che libera perchè dio ti ama ed è talmente innamorato di te da perdere il fiato. dio ama te e le tue debolezze non gli sono da ostacolo. Così come è successo con Zaccheo o con la prostituta che gli ha lavato i piedi con le sue lacrime.
Dopo questa introduzione, Padre Gabriele ha domandato "cos'è che non ti fa sentire libero?" e la risposta è stata che questo amore totale di Dio viene in realtà "sbugiardato" dalle regole e dai divieti che la Chiesa impone. Perchè a catechismo ci hanno insegnato che Adamo ed Eva hanno mangiato la mela e che per questo nasciamo con il peccato originale e se non veniamo battezzati in caso di morte non si sa nemmeno dove si va a finire? Padre Gabriele ha cercato di fare ordine in un gruppo in cui le esperienze sono varie e molto diverse tra loro. Innanzi tutto ha spiegato che Dio, per poter comunicare con noi, ha bisogno dei SEGNI e che noi però dobbiamo saperli riconoscere. Il primo segno è la CREAZIONE, poi gli AVVENIMENTI, la BIBBIA, GESU' e infine la CHIESA. E' la nostra maturità spirituale poi ad aiutarci a comprendere questi segni. Il peccato originale non è un pezzo del frutto proibito ma è l'indole orgogliosa che fa parte del nostro DNA e che ci espone al peccato. Il battesimo quindi non serve a mandarti in Paradiso se muori ma è il dono di una comunità che ti dà l'occasione di sperimentare il bene. Occorrerebbe però che, quella comunità, fosse espressione del progetto di Dio. Occorrerebbe che i cristiani di quella comunità si sentissero davvero investiti di un incarico: quello di far sentire la presenza di Dio nel mondo.

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