martedì 18 novembre 2008

COPIONE RECITA DI NATALE

Ho aggiunto dei personaggi e le battute. Sabato alle 16.30 ho la messa. Quindi ci vediamo alle quattro. Poi mentre io sono alla messa voi potete iniziare a lavorare sul copione.


“Allarme nel presepio” di Gianni Rodari


N: Una volta, mancava poco a Natale, un bambino fece il suo presepio. Preparò le montagne di cartapesta, il cielo di carta da zucchero, il laghetto di vetro, la capanna con sopra la stella. Dispose con fantasia le statuine, levandole una per una dalla scatola in cui le aveva riposte l'anno prima. E dopo che le ebbe collocate qua e là, al loro posto - i pastori e le pecore sul muschio, i re Magi sulla montagna, la vecchina delle caldarroste presso il sentiero - gli sembrò che fossero poche. Restavano troppi spazi vuoti. Che fare? Era troppo tardi per uscire a comprare altre statuine, e del resto lui di soldi non ne aveva tanti...

B: Questo presepe è proprio vuoto! Poi figuriamoci, la mamma non voleva nemmeno farlo, dice che sporca tutto, anzi che mi compra le statuine nuove. E poi comunque è già tardi, il negozio ormai è chiuso. Come posso fare?

Mentre si guardava intorno, in cerca di un'idea, gli capitò sotto gli occhi un altro scatolone, quello in cui aveva messo a riposo, in pensione, certi vecchi giocattoli:

B: Idea! Tanto Gesù mica si offende!

N: Accanto alla Sacra Famiglia, alla vecchietta, al pastore e alle pecorelle comparvero, un pellerossa di plastica, un piccolo aeroplano rotto con l'aviatore, un cow-boy, un cuoco e una bambolina un po' «hippy », con la chitarra a tracolla che gli era capitata in casa per combinazione, dentro la scatola del detersivo per la lavatrice. Lui, naturalmente, non ci aveva giocato mai, i maschi non giocano con le bambole. Però, a guardarla, era proprio carina.
Posizionati tutti i personaggi vecchi e nuovi, il bambino contemplò soddisfatto il suo lavoro, poi andò a letto e si addormentò subito.

CORO: anche quest’anno è già Natale

Anche quest'anno è già Natale Potremmo essere più buoni sono le promesse, sono le speranze che ancora battono nei cuori, scegliere il bene e non il male vivere insieme se no che Natale è. Vedo le luci di tutte le vetrine un cielo di stelline sugli alberi.
Sento le voci di questi mille anni che stanno andando via ho bisogno di una magia, ho bisogno di una magia se no che Natale, se no che Natale è. Oh oh oh oh oh oh, che Natale èOh oh oh oh oh. Auguri e baci e buon Natale e tutto passa in un momento come le promesse, come le speranze che poi si perdono nel vento E chi sta bene e chi sta male. Vivere insieme se no che Natale, se no che Natale è. Oh oh oh oh oh oh, che Natale è Oh oh oh oh oh. Se no che Natale è.

IL BAMBINO SI STENDE SUL PRIMO SCALINO E FA FINTA DI DORMIRE
(CUSCINO E COPERTA)

N: Allora si svegliarono le statuine del presepio.
Il primo ad aprire gli occhi fu uno dei pastori. Egli notò subito che c'era qualcosa di nuovo e di diverso nel presepio. Una novità che non gli piaceva troppo. Anzi, non gli piaceva per niente.


P - Ehi, ma chi è quel tipaccio che segue il mio gregge con in mano un'accetta? Chi sei? Che cosa vuoi? Vattene in fretta, prima che ti faccia azzannare dai miei cani.
I - Augh, -
(fece per tutta risposta il pellerossa).
P - Come hai detto? Senti, parla chiaro, sai? Meglio ancora, non parlare per niente e porta il tuo muso rosso da un'altra parte.
I - Io restare,
- (fece il pellerossa) - augh!
P - E quella scure? Che ci fai, di' un po'? Ci accarezzi i miei agnelli?
I - Scure servire per tagliare legna. Notte fredda, io volere fare fuoco.
(In quel momento si svegliò anche la vecchina delle caldarroste e vide la ragazzetta con la chitarra a tracolla.)
V - Dico, ragazza, che specie di cornamusa è la vostra?
R - Non è una cornamusa, è una chitarra.
V - Non sono cieca, lo vedo bene che è una chitarra. Non lo sai che qui sono permesse solo le zampogne e i pifferi?
R - Ma la mia chitarra ha un bellissimo suono. Sentite...
V - Per carità, smettila. Sei matta? Ma senti che roba.
Ah, la gioventù d'oggigiorno. Dammi retta, fila via prima che ti tiri in faccia le mie castagne. E guarda che scottano, perché sono quasi arrostite.
R - Sono buone le castagne, -
(disse la ragazza).
V - Fai anche la spiritosa? Ma sei pure una ladra, oltre che una svergognata. Ora ti faccio vedere io... Al ladro! Anzi, alla ladra!
(Ma il grido della vecchietta non fu udito. L'aviatore, infatti, aveva scelto proprio quel momento per svegliarsi e accendere il motore. DECOLLO AEREOPLANO Fece un paio di giri sul presepio, salutando tutti con la mano, e atterrò vicino al pellerossa. I pastori lo circondarono minacciosi.
P - Cosa vuoi fare, spaventare le pecore? Distruggere il presepio con le tue bombe?
A - Ma io non porto bombe, questo è un apparecchio da turismo. Volete fare un giretto?
P - Fallo tu, il giretto: gira bene al largo e non farti più vedere da queste, parti.
V - Si, si e mandate via anche questa ragazzaccia, che mi vuol rubare le castagne!
R - Nonnina, non dite bugie. Le vostre castagne, se me le volete vendere, ve le pago.
V - Mandatela via, lei e la sua maledetta chitarra!
P - E anche tu, muso rosso, torna alle tue praterie: non vogliamo predoni, tra noi.
In quel momento al gruppo si avvicinarono il cow-boy e il cuoco.
p – Ecco! E questi adesso chi sono?!

cCORO: BABY CAW-BOY

Baby cow-boy!Baby cow-boy!Un cow-boy è un cow-boy... tipo duro, peròSe gli altri son terribili dal cuore nichelcromoIo sono un'eccezione, lo dico solo a voi:Io sono un baby cow-boy!La mia pistola spara solamente fioriE quando spara non fa mai fori;Per questo la mia bandoliera è caricatadi pansé,Violette calibro non ti scordar di me!Mi serve il laccio per legare pacchettiniDi buoni dolci per i bambini,Perciò con questo laccio d'oro fatto a fili di lamé Io confeziono un cabarè pieno di bignè!Baby cow-boy!Baby cow-boy!


P – Ma dove siamo arrivati! Una pistola nel presepe! Questo è davvero troppo .L’altro con il coltello. No, no. Voi avete sbagliato strada.
CU – A me il coltello serve per cucinare. So preparare dei piatti buonissimi…o almeno ci provo
CORO: IL CUOCO PASTICCIONE
Nella cucina del gran ristoranteChe profumino, davvero invitante!Tra lasagnette, arrosti e supplìC'è un cuoco piccolo, alto cosìÈ un cuoco buffo, particolareContinuamente vuole assaggiareMa si dimentica di controllareSughi e polletti, torte e babàBianco il cappello, che sembra un funghettoNon sta mai fermo, è come un follettoPrimi, secondi, prosciutto e piselliTroppe le pentole sopra i fornelli...Al fuoco! Al fuoco! È stato il cuoco!Che confusione, che cuoco pasticcione!Che fumo! Che fumo! Va tutto in fumo!Che confusione, che cuoco pasticcione!Aiuto! Aiuto! Aprite la finestra!Che confusione, che cuoco pasticcione!

V – Voi nel presepe non ci potete stare. Punto e basta. Sciò! Soprattutto quella ladra con la chitarra!
S – Ehy!
(tutti ignorano la stella cometa)
A - Nonnetta ma perché strillate tanto? Dite piuttosto alla signorina di farci sentire qualcosa. La musica mette pace.
P - Facciamola corta, o ve ne andate tutti con le buone, o sentirete un'altra musica.
I - Io stare qui. Ho detto.
R/c/cu – Anche noi!
A - Io poi, sono arrivato da lontano, figuriamoci se me ne voglio andare. Su, ragazzina, attacca, vediamo se la tua chitarra rabbonisce la compagnia.
(La ragazza non se lo fece ripetere e cominciò a pizzicare le corde – HAPPY DAYS o simile)
V - Per carità! Che roba è questa? Smettila sa!
I – Tu volere ragione per forza vecchietta, questa non essere cosa buona e giusta.
V – Ma te che ne sai?
S – Ehy! Ci sono anche io
. (tutti ignorano la stella cometa)
(Il pastore si avvicina minaccioso all’indiano, l’aviatore cerca di dividerli, il cow boy tiene l’indiano e il cuoco il pastore, la ragazza comincia a fare note a caso sulla chitarra per fare confusione, la vecchietta si chiude le orecchie e tira castagne. Con la discussione animata ed il suono della chitarra, Gesù iniziò a piangere così l’Angelo del presepe chiese aiuto ai nuovi personaggi del presepio).
A - Vi prego,smettetela. Avete svegliato il bambino Gesù con tutta questa confusione. Invece di litigare venite a confortarlo che è spaventato! Ognuno di voi sa fare qualcosa di speciale. Voglio proprio vedere se sapete usare i vostri talenti per qualcosa di buono!
I - Augh, io pensare a fare ridere lui–
BALLETTO DEGLI INDIANI
I - Io posso fare la danza indiana della felicità. Su ballate tutti con me!
L’indiano ideò un balletto e Gesù, vedendolo, rise.
R – Io invece so suonare. Conoscete questa canzone?
CORO: CANTO NATALIZIO:
La ragazza suonò e cantò una bella canzone
M – Grazie. Siete stati così bravi che Gesù si è addormentato.
P – Io posso donare la coperta fatta con la lana delle mie pecore, per scaldare il bambino.
G – Grazie pastore.
S – Uffa! Ma qualcuno vuole guardare qui!?
(tutti ignorano la stella cometa)
C – Questo invece è un omaggio alla mamma di tutti.
M – Oh grazie davvero signor cow-boy.
Il cow-boy donò i fiori della sua pistola alla Madonna e il cuoco iniziò a preparare un bel pranzetto, con le castagne che gli dava la vecchietta.
CU – Se potessi trovare qualcosa di speciale, potrei preparare un bel pranzetto.
S – Ti aiuto io a cercare qualcosa nel bosco! (tutti ignorano la stella cometa)
V – Non preoccuparti, ci sono le mie castagne. Riesci a cucinarle in qualche modo?
CU – Certo. Posso farci una bella torta. Zucchero, farina e lievito non mancano mai nella mia borsa!

A – A me invece sembra che manchi qualcosa in questo presepio. Torno subitooooo!
Il pilota che non aveva niente da donare prese il suo aereo e andò in cerca della stella cometa.

A – Ecco, vieni anche tu, così ci troveranno anche quelli che sono lontani.
S – Finalmente qualcuno si è accorto di me! Erano ore che urlavo da qui sopra!
A – Scusa non ti abbiamo sentito.
S – Ci credo. Facevate un baccano per litigare.
A- Si ma poi si è risolto tutto quando abbiamo visto il bambino.
S- Che bambino?
A- Vieni a vedere
(raggiungono la capanna)
G – Un po’ di luce in questa notte era proprio quello che mancava! Grazie aviatore.
Allora la stella cometa prese sembianze di bambina e andò a vedere il bambino nella culla. Poi, tutti stretti intorno alla capanna:

CANTO: A NATALE PUOI
A Natale puoifare quello che non puoi fare mai:riprendere a giocare,riprendere a sognare,riprendere quel tempoche rincorrevi tanto.È Natale e a Natale si può fare di più,è Natale e a Natale si può amare di più,è Natale e a Natale si può fare di piùper noi:a Natale puoi.A Natale puoidire ciò che non riesci a dire mai:che bello è stare insieme,che sembra di volare,che voglia di gridarequanto ti voglio bene.È Natale e a Natale si può fare di più,è Natale e a Natale si può amare di più,è Natale e a Natale si può fare di piùper noi:a Natale puoi.È Natale e a Natale si può amare di più,è Natale e a Natale si può fare di piùper noi:a Natale puoi.Luce blu,c’è qualcosa dentro l’anima che brilla di più:è la voglia che hai d’amore,che non c’è solo a Natale,che ogni giorno crescerà,se lo vuoi.A Natale puoi.È Natale e a Natale si può fare di più,è Natale e a Natale si può amare di più,è Natale e a Natale si può fare di più,è Natale e da Natale puoi fidarti di più.A Natale puoipuoi fidarti di più.A Natale puoi.

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